Restauro Architettonico
Il restauro architettonico può essere definito come la disciplina dell'architettura volta a garantire la conservazione di un'opera di Architettura, per valorizzarla e consentirne il riuso, tenendo in debito conto le sue valenze storiche.
DI COSA CI OCCUPIAMO
Il restauro, soprattutto quando implica un riuso dell’edificio, ha tutte le caratteristiche di una doppia sovrascrittura. La prima sovrascrittura nasce dall’esigenza di riutilizzare gli edifici per nuove attività. Per farlo, li dobbiamo riorganizzare inserendo bagni e impianti, rendendo accessibili i piani superiori mediante un ascensore. Sembrerà banale dirlo, ma nessuno nel Rinascimento immaginava un edificio illuminato dalla luce elettrica, né garantiva un bagno riservato ai portatori di handicap. La seconda sovrascrittura ha a che vedere con l’interpretazione. Quando restauriamo un edificio dobbiamo restituirne le parti mancanti, i colori, lo spazio degli ambienti, la loro sequenza. Per quanto il restauro voglia essere accuratamente filologico, ha sempre ampi margini di arbitrarietà. Un restauro scientifico, esatto e inappellabile non esiste e, così come avviene con la storia, ha bisogno con il tempo di essere rinterrogato, riorganizzato e rimesso in crisi.
IL PROGETTO
Le fasi canoniche dell’intervento di restauro sulle componenti costruttive e sui materiali di un edificio, iniziano con un sopralluogo per verificare le condizioni ambientali del sito, di seguito si procede ad un rilievo geometrico, ad un analisi dei materiali e fenomeni di degrado, di dissesto delle strutture, delle condizioni e dei modi d’uso dei deficit tecnologici, igienici e impiantistici, infine un analisi storico, documentale, archeologica, archeometrica e stratigrafica.
La fase successiva è la redazione del progetto di intervento con riferimento alle analisi e diagnosi compiute occorre anzitutto enunciare: le intenzioni e le finalità del progetto per poi individuare, coerentemente con essi, le soluzioni progettuali e tecniche ritenute utili e adeguate per assicurare la conservazione e la trasmissione al futuro del bene, con riferimento ai criteri inizialmente richiamati e alla situazione del manufatto predisponendo, un progetto di fattibilità tecnico economica, ed esecutivo.
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